"Natura madre o matrigna? Certamente madre, visto che
tutto ciò che siamo - dal lento cammino
dell'evoluzione che ci ha condotti fin qui, alle
materie prime, al cibo, all'acqua, all'aria - sono
natura. Matrigna? No di certo, semmai una madre
indifferente, che ha tanti milioni di specie viventi
di cui occuparsi e non fa distinzioni, non ha
preferenze. E noi? Uno dei suoi prodotti un po'
sfuggito di mano, diventati tanti e invasivi, avidi e
senza fondo, inquinatori e cementificatori. Si può
ricostruire un rapporto equilibrato con questa madre?
Sì, certo, basta darsi dei nuovi valori e dei nuovi
limiti. E, tra i valori sovrani da riconquistare, vi è
la contemplazione della bellezza naturale. Se non
capiamo più il bello, lo distruggiamo. La natura
attraverso la pacata e soave interpretazione di
Vinicio Perugia sembra parlarci sottovoce, tra
gorgoglii d'acque nei ruscelli e fruscio di brezze tra
il fogliame, per tentare un riavvicinamento, un nuovo
incantamento in un mondo sempre più artificiale
brulicante di voci, suoni, schermi digitali e protesi
tecnologiche. Si può iniziare proprio dalla
contemplazione di una natura scelta per noi da Vinicio
Perugia, per poi proseguire dal vero la nostra cura
ricostituente, seduti sotto gli alberi del bosco".
Luca Mercalli