giovedì 28 giugno 2018


"Natura madre o matrigna? Certamente madre, visto che tutto ciò che siamo - dal lento cammino dell'evoluzione che ci ha condotti fin qui, alle materie prime, al cibo, all'acqua, all'aria - sono natura. Matrigna? No di certo, semmai una madre indifferente, che ha tanti milioni di specie viventi di cui occuparsi e non fa distinzioni, non ha preferenze. E noi? Uno dei suoi prodotti un po' sfuggito di mano, diventati tanti e invasivi, avidi e senza fondo, inquinatori e cementificatori. Si può ricostruire un rapporto equilibrato con questa madre? Sì, certo, basta darsi dei nuovi valori e dei nuovi limiti. E, tra i valori sovrani da riconquistare, vi è la contemplazione della bellezza naturale. Se non capiamo più il bello, lo distruggiamo. La natura attraverso la pacata e soave interpretazione di Vinicio Perugia sembra parlarci sottovoce, tra gorgoglii d'acque nei ruscelli e fruscio di brezze tra il fogliame, per tentare un riavvicinamento, un nuovo incantamento in un mondo sempre più artificiale brulicante di voci, suoni, schermi digitali e protesi tecnologiche. Si può iniziare proprio dalla contemplazione di una natura scelta per noi da Vinicio Perugia, per poi proseguire dal vero la nostra cura ricostituente, seduti sotto gli alberi del bosco".

Luca Mercalli